Non si ferma l’impegno dell’Associazione di Volontariato “La Solidarietà” di Fisciano. Oltre ad essere sede Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziali), istituita lo scorso mese di ottobre per fare da supporto all’emergenza sanitaria da Covid-19, si trasforma anche in punto strategico per effettuare il test contro l’epatite C. Chi è in fila per il tampone o per il vaccino può, infatti, effettuare anche il test per l’epatite C. Un progetto sperimentale avviato dal Prof. Marcello Persico, primario di Medicina Interna e direttore dei corsi del Dipartimento di Medicina Unisa e promosso dall’Università degli Studi di Salerno in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Leonardo Ruggi d’Aragona di Salerno” che presto potrebbe partire in tutta Italia.
Coloro che effettuano il test, in circa un minuto possono già conoscere la positività o negatività di anticorpi dell’HCV (virus dell’epatite C). Un abbinamento che consente a chi lo desidera, di eseguire un approfondimento sul proprio stato immunologico. Tale progetto sperimentale è stato presentato in un servizio del TG3 Campania dal giornalista Enzo Ragone, inviato per l’occasione, andato in onda oggi alle ore 14.00.
“Coloro che sono in fila per far il tampone al drive-in, appositamente allestito presso la nostra sede – spiega il dott. Antonio De Chiara de “La Solidarietà” di Fisciano” – o coloro che si recano presso la sede vaccinale di Fisciano per la somministrazione del siero anti-covid, possono essere anche inseriti nell’elenco delle persone che manifestano la volontà di sottoporsi al test per verificare la positività o meno all’HCV”.
“Siamo orgogliosi – dichiara il Presidente de “La Solidarietà” Alfonso Sessa – che presso la nostra struttura sia stato avviato questo progetto pilota, che potrebbe fare da apripista a una nuova modalità di controlli nell’ambito dell’emergenza sanitaria. Ringrazio, a nome mio personale e dell’intero sodalizio il Prof. Persico, l’Università e l’ospedale “San Leonardo” di Salerno per aver coinvolto la nostra Associazione in questo progetto innovativo. Il doppio test per l’individuazione del covid-19 e dell HCV potrebbe rappresentare una nuova frontiera dei controlli sanitari”.
Individuare il virus dell’HCV allo scopo di rimuoverlo, potrebbe eliminare numerosi rischi provenienti da una malattia che è benigna e asintomatica, ma che comporta numerosi costi al sistema sanitario.